«Siamo nella piena letizia del giorno di Pasqua. Oggi i nostri cuori esultano in tripudio di spirituale letizia, oggi la nostra mente si dimentica delle terrene cose per elevarsi alle celesti. Lo stesso nostro corpo par che sminuisca del suo peso per correre più veloce all’esultanza delle sacre solennità. Il cielo ci parla di gioia, la terra nel suo linguaggio accenna a letizia; tutto ci invita a rallegrare con dire: “Consolatevi, Cristo Gesù è risorto come l’ha detto. Accorrete tutti ad adorare Gesù e a dirgli: alleluia, alleluia! […] Rallegratevi sovrattutto voi, gementi e dispersi seguaci del divin Salvatore, rallegratevi: Gesù Cristo è risorto come ve l’ha predetto”»
(L. Guanella, O Padre! O Madre! Secondo corso di fervorini nelle feste del Signore e della beata Vergine, 1884)